Il “clown sensibile” è così com’è,
consapevole che
la mente esprime attraverso il corpo,
e il corpo attraverso la mente.
Il Corpo Sensibile
la presenza e la
ricerca della propria danza.
Quando la mente torna nel corpo
con la consapevolezza del respiro
siamo davvero presenti,
e da questo stato è possibile
Educare alla Felicità.

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Clown Sensibile Gerardo Mele

IL CLOWN SENSIBILE

Gerardo Mele è diventato assistente nei miei stages, e poi membro della mia compagnia.
La nostra amicizia ha favorito una complicità nel teatro e nella vita. Il suo senso per la pedagogia, così come la sua presenza di attore ha fatto di lui un compagno insostituibile nella ricerca che ci lega: la ricerca del proprio Clown.
La sua curiosità e la sua motivazione in questa ricerca, pedagogica e teatrale, ci ha fatto scoprire nuovi aspetti di  Homo Stupidens, di cui egli è, spontaneamente e in modo naturale, un rappresentante per eccellenza. [Pierre Byland]

Corpo Sensibile Gerardo Mele

IL CORPO SENSIBILE

La danza sensibile e la coscienza del corpo nel movimento, nella relazione e nella presenza, sono i temi del laboratorio.
Con un semplice lavoro fisico, si ripercorrono alcune fasi del processo evolutivo dell’uomo, dalla relazione con l’elemento terra fino alla verticale; un contatto concreto con la fisiologia del movimento e l’anatomia attraverso l’esperienza diretta.
Il contatto, l’attenzione alla qualità del tocco, l’ascolto nella relazione con sé e con gli altri, favoriscono uno stato di presenza e chiarezza interiore molto fecondo per la ricerca della “propria danza”, che nasce spontaneamente nel lavoro di improvvisazione.

Grazia Roncaglia Medita Scuola

MEDITA SCUOLA

Siamo vincolati ad un’idea di felicità al di fuori di noi. Pensiamo di poter essere felici solo realizzando qualche progetto, e di conseguenza siamo sempre in ricerca.
Quando meditiamo impariamo a fermarci per volgere la mente all’interno: ci educhiamo a vivere con consapevolezza e a riconoscere le condizioni di felicità che sono già presenti dentro di noi, ma che di solito non vediamo…«Credo che la scuola e la famiglia siano i posti giusti per accompagnare i ragazzi in un cammino di consapevolezza che conduce alla Felicità, che diventa possibile attraverso il “guardare oltre” il dualismo e la separazione.»

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